Donaldus Imperator Pacis non aumentare la potenzialità bellica dell’ennesimo conflitto tra slavi

Accogli negli U.S.A.
i bambini offesi dalla guerra ucraino russa
Pueri solum innocentes

17 ottobre 2025

Salve Donaldus, Imperator Pacis.

Non aumentare la potenzialità bellica dell’ennesimo conflitto tra slavi.
Rifletti.
Riassumi nella tua mente le innumerevoli guerre che la Storia ha registrato tra slavi polacchi e slavi russi.
Leggi la storia delle guerre balcaniche precedenti la Prima Guerra Mondiale coinvolgenti nazioni slave.
Ricordati della miccia della Prima Guerra Mondiale accesa dal balcanico Gavrilo Princip.
Non dimenticare la guerra balcanica degli anni ’90 del secolo scorso, anch’essa coinvolgente nazioni slave, che causò 250.000 morti nel centro dell’Europa.
Renditi conto che la guerra in corso tra Russia e Ucraina è un’altra guerra tra slavi – che non è iniziata con la recente invasione dell’Ucraina – sulla quale soffia incautamente la altrettanto slava Polonia.

I Vladimiros ucraino russi, both slavics, si amano like knives.
Perhaps the true right name of both is Gavrilo: don’t be prisoner of them.

Nessuna arma statunitense, per quanto potente, riuscirà a piegare l’odio dell’uno o dell’altro.
Un’arma a lunga gettata però, che colpisse la famiglia di un notabile russo lasciando sopravvivere il capofamiglia, alto grado delle Forze Armate, potrebbe determinare la sua mente indebolita dal dolore a volere l’Olocausto dell’intera Terra.
E tu verresti ricordato e odiato come il peggior Presidente degli Stati Uniti della Storia.
Evoid this tragedy for all us, for your family, for yourself.
Don’t be conceited, rimember your masterpiece, the meeting whith the leader of North Corea after fighting rough words that were before between you: whithout use of weapons peace rimained.

Apri i tuoi ospedali, scuole, campeggi, parchi giochi e pizzerie – senza dazi – per i bambini russo ucraini: they only are innocent.
Così, con non disprezzabile personale effetto collaterale, potresti concorrere a buon diritto alla futura edizione del Premio Nobel per la Pace.

Vale Donaldus, Imperator Pacis.

 “Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Proposta per uno schema di base del Trattato di Pace tra l’Ucraina e la Federazione Russa

La diplomazia non può ottenere la pace
senza rinunce da parte di tutti i belligeranti
Ad impossibilia nemo tenetur

31 marzo 2025

Impagino di seguito il Preambolo gli Articoli e gli Auspici, resi pubblici da OBLO’ in diverse date, così da assemblarli in una 

PROPOSTA PER UNO SCHEMA DI BASE DEL TRATTATO DI PACE
TRA L’UCRAINA E LA FEDERAZIONE RUSSA

PREAMBOLO

Trattato di Pace tra l’Ucraina e la Federazione Russa.
Considerate le centinaia di migliaia di persone offese dal conflitto in corso – morti, mutilati, feriti, sfollati – e l’impossibilità constatata da parte di ciascuno dei due belligeranti di raggiungere tutti i propri obiettivi mediante la prosecuzione della guerra, l’Ucraina e la Federazione Russa hanno deciso di addivenire a un accordo di pace, sospendendo ogni attività bellica. 

ARTICOLI

Articolo 1.
L’Ucraina e la Federazione Russa concordano, in via preventiva alle trattative in procinto di svolgersi, che entrambi gli Stati rinunciano fin d’ora ad ottenere la sovranità per sé su tutti i territori attualmente occupati dalle Forze Armate della Federazione Russa, e si impegnano a trovare una suddivisione degli stessi tra l’Ucraina e la Federazione Russa.

Articolo 2.
L’Ucraina riconosce la sovranità della Federazione Russa sulla penisola di Crimea, compreso lo stretto territorio fronteggiante la baia di Karkinit che unisce la Crimea all’Ucraina, contestualmente al riconoscimento da parte della Federazione Russa della sovranità dell’Ucraina su tutti i territori situati a ovest del fiume Dnepr, e su tutti i territori situati a est del fiume Dnepr non occupati dalla Federazione Russa alla data del 14 marzo 2025.

Articolo 3.
I territori situati tra la Crimea e la Federazione Russa internazionalmente riconosciuta occupati dalla Federazione Russa, saranno annessi alla Federazione Russa solo nella misura atta a garantire la contiguità territoriale tra la Crimea e la Federazione Russa attualmente riconosciuta internazionalmente, in ogni caso in una percentuale non superiore al cinquanta per cento dei territori occupati alla data del 14 marzo 2025.

Articolo 4.
Una commissione internazionale formata da delegati dell’Ucraina, della Federazione Russa, della Unione Europea e degli Stati Uniti traccerà una Linea di Demarcazione Provvisoria per fissare i confini su scritti, in attesa che vengano concordati articoli ulteriori del Trattato di Pace per il tracciamento del confine definitivo tra l’Ucraina e la Federazione Russa, riguardante tutti i territori attualmente occupati dalle Forze Armate della Federazione Russa.

Articolo 5.
Addestratori, consulenti, e altre figure di militari della Unione Europea potranno assistere il personale militare ucraino, a far data dalla conclusione del Trattato di Pace, solo a ovest del fiume Dnepr, e con una unica uniforme chiaramente identificabile per europea, totalmente privi di armamento anche individuale.

Articolo 6.
I cittadini residenti nei territori occupati dalla Federazione Russa, Crimea inclusa,  che ad essa venissero annessi con riconoscimento della comunità internazionale, potranno optare per la cittadinanza ucraina.

Articolo 7.
Il testo del Trattato di Pace tra l’Ucraina e l’Federazione Russa sarà scritto in quattro lingue: in ucraino per le lingue parlate in Ucraina, in russo per le lingue parlate nella  Federazione Russa, in latino per le lingue parlate nella Unione Europea, in inglese per le lingue parlate negli Stati Uniti. 

Articolo 8.
Il Trattato di Pace dovrà essere ratificato dall’Ucraina, dalla Federazione Russa, dalla Unione Europea, dagli Stati Uniti.
Lo strumento di ratifica contenente il testo quadrilingue verrà depositato negli Uffici dei Ministeri che si occupano degli Affari Esteri delle quattro Istituzioni e nell’Ufficio del Ministero che si occupa degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera.
Il Trattato di Pace entrerà in vigore nel giorno in cui lo strumento di ratifica contenente il testo quadrilingue del Trattato di Pace verrà depositato dalle quattro Istituzioni che lo hanno concordato nell’Ufficio del Ministero che si occupa degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera.

Articolo 9.
L’Ucraina non reclamerà alcun risarcimento economico per i danni subiti da persone e beni, durante la guerra e comunque sino alla firma del Trattato di Pace, dei territori occupati che verranno restituiti alla sua sovranità giuridica e di fatto.
La Federazione Russa non reclamerà alcun risarcimento economico per i danni subiti da persone e beni, durante la guerra e comunque sino alla firma del Trattato di Pace, dei territori occupati che verranno restituiti alla sua sovranità giuridica e di fatto.
Ogni risarcimento per persone e beni relativo a territori che col Trattato di Pace verranno ceduti a sovranità diversa da quella antecedente il Trattato di Pace, formerà oggetto di trattativa dopo l’entrata in vigore del Trattato di Pace, secondo le regole del Diritto Internazionale.

AUSPICI CORRELATI
AL TRATTATO DI PACE
TRA L’UCRAINA E LA FEDERAZIONE RUSSA

Auspicio per l’Ucraina.
L’Ucraina prenda coscienza che anche la politica internazionale, come la natura, non facit saltus, perciò il proprio schieramento in una organizzazione super statuale piuttosto che in un’altra esige prudenza massima, sacrifici alti, egocentrici protagonismi dirigenziali nessuno.
Pubblicizzi particolareggiatamente per tutto il Pianeta le tutele approntate e da approntare per le minoranze linguistiche religiose e d’altro tipo che sono e saranno insediate nei territori reintegrati sotto la sua sovranità internazionalmente riconosciuta con la ratifica del Trattato di Pace.

Auspicio per la Federazione Russa.
La Federazione Russa non dimentichi mai che la sua superficie territoriale internazionalmente riconosciuta ante ratifica del Trattato di Pace è di 17.125.300 kmq.; qualsiasi rivendicazione di ulteriori territori che non tenga conto di questo dato renderebbe la sua politica internazionale, oltre che economicamente disastrosa, ridicola.

Auspicio per la Unione Europea.
La Unione Europea provveda contestualmente al suo oculato riarmo a rendere obbligatorio per i soldati dei suoi eserciti nazionali come per l’embrione del suo esercito federale – agiscano da soli o in azioni coordinate con altre Istituzioni del Pianeta – un efficiente e funzionale  trilinguismo di base e professionale. 

Auspicio per gli Stati Uniti d’America.
Gli Stati Uniti sostengano, con ogni mezzo economico diretto e con ogni mezzo militare indiretto, la difesa e l’appartenenza della città di Odessa, con il suo territorio circostante e il suo mare antistante, all’Ucraina; essendo coscienti che la libertà dei traffici navali da e per Odessa è vitale per l’Ucraina, per la Unione Europea, per gli Stati Uniti, a prescindere dalla situazione internazionale contingente.

Post scriptum suggerisco ai vari commentatori di quanto sopra esposto, di farlo proponendo soluzioni alternative concrete, aventi cioè per oggetto territori e modalità di esecuzione delle soluzioni prospettate.

“Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

8 – Vittorio Veneto avvicina l’Italia ai suoi confini naturali

Agli eredi di Rodolfo Siviero
perché dopo la Caporetto
che ha visto l’ignobile espatrio gratuito e illegale
della Pala del Carpaccio
ottengano all’Italia la sua nuova Vittorio Veneto recuperandola
senza farsi ingannare
dai falsificatori della Geografia e della Storia
Ad Alpes

10 ottobre 2025

L’ottavo paragrafo dal saggio:

Confini naturali e confini politici
per la Venezia Giulia e per la Dalmazia
nelle trattative
tra il Regno d’Italia, la Triplice Alleanza, l’Intesa, e l’Associato
(1914 – 1920)

8 – Vittorio Veneto e l’avanzata verso lo spartiacque alpino
Dopo la sconfitta di Caporetto, la battaglia che ferma l’offensiva degli austro-ungarici nel giugno del 1918 sul Monte Grappa sull’Altopiano dei Sette Comuni e sul Piave, arriva nei mesi di ottobre e novembre successivi la battaglia di Vittorio Veneto, con l’attraversamento del Piave e l’avanzata verso lo spartiacque alpino dei nostri soldati, che fissano sul campo la vittoria del popolo italiano unito.

Vittorio Veneto fissa sul campo anche la vittoria degli Alleati solidali con l’Italia dopo Caporetto, la vittoria di Francia, Regno Unito e altri, che prestano un soccorso meditato e misurato ma reale, così come meditato e reale era stato il soccorso dell’Italia con la sua entrata in guerra il 24 maggio del 1915.

P.S. Ai paragrafi precedentemente impaginati e a questo ne seguiranno altri, ciascuno dei quali potrà essere riprodotto a titolo gratuito in qualsiasi forma, cartacea o non cartacea, alla sola condizione di indicarne la fonte: OBLO’ – www.claudiosusmel.it

“Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis