Proposta per uno schema di base del Trattato di Pace tra l’Ucraina e la Federazione Russa

La diplomazia non può ottenere la pace
senza rinunce da parte di tutti i belligeranti
Ad impossibilia nemo tenetur

31 marzo 2025

Impagino di seguito il Preambolo gli Articoli e gli Auspici, resi pubblici da OBLO’ in diverse date, così da assemblarli in una 

PROPOSTA PER UNO SCHEMA DI BASE DEL TRATTATO DI PACE
TRA L’UCRAINA E LA FEDERAZIONE RUSSA

PREAMBOLO

Trattato di Pace tra l’Ucraina e la Federazione Russa.
Considerate le centinaia di migliaia di persone offese dal conflitto in corso – morti, mutilati, feriti, sfollati – e l’impossibilità constatata da parte di ciascuno dei due belligeranti di raggiungere tutti i propri obiettivi mediante la prosecuzione della guerra, l’Ucraina e la Federazione Russa hanno deciso di addivenire a un accordo di pace, sospendendo ogni attività bellica. 

ARTICOLI

Articolo 1.
L’Ucraina e la Federazione Russa concordano, in via preventiva alle trattative in procinto di svolgersi, che entrambi gli Stati rinunciano fin d’ora ad ottenere la sovranità per sé su tutti i territori attualmente occupati dalle Forze Armate della Federazione Russa, e si impegnano a trovare una suddivisione degli stessi tra l’Ucraina e la Federazione Russa.

Articolo 2.
L’Ucraina riconosce la sovranità della Federazione Russa sulla penisola di Crimea, compreso lo stretto territorio fronteggiante la baia di Karkinit che unisce la Crimea all’Ucraina, contestualmente al riconoscimento da parte della Federazione Russa della sovranità dell’Ucraina su tutti i territori situati a ovest del fiume Dnepr, e su tutti i territori situati a est del fiume Dnepr non occupati dalla Federazione Russa alla data del 14 marzo 2025.

Articolo 3.
I territori situati tra la Crimea e la Federazione Russa internazionalmente riconosciuta occupati dalla Federazione Russa, saranno annessi alla Federazione Russa solo nella misura atta a garantire la contiguità territoriale tra la Crimea e la Federazione Russa attualmente riconosciuta internazionalmente, in ogni caso in una percentuale non superiore al cinquanta per cento dei territori occupati alla data del 14 marzo 2025.

Articolo 4.
Una commissione internazionale formata da delegati dell’Ucraina, della Federazione Russa, della Unione Europea e degli Stati Uniti traccerà una Linea di Demarcazione Provvisoria per fissare i confini su scritti, in attesa che vengano concordati articoli ulteriori del Trattato di Pace per il tracciamento del confine definitivo tra l’Ucraina e la Federazione Russa, riguardante tutti i territori attualmente occupati dalle Forze Armate della Federazione Russa.

Articolo 5.
Addestratori, consulenti, e altre figure di militari della Unione Europea potranno assistere il personale militare ucraino, a far data dalla conclusione del Trattato di Pace, solo a ovest del fiume Dnepr, e con una unica uniforme chiaramente identificabile per europea, totalmente privi di armamento anche individuale.

Articolo 6.
I cittadini residenti nei territori occupati dalla Federazione Russa, Crimea inclusa,  che ad essa venissero annessi con riconoscimento della comunità internazionale, potranno optare per la cittadinanza ucraina.

Articolo 7.
Il testo del Trattato di Pace tra l’Ucraina e l’Federazione Russa sarà scritto in quattro lingue: in ucraino per le lingue parlate in Ucraina, in russo per le lingue parlate nella  Federazione Russa, in latino per le lingue parlate nella Unione Europea, in inglese per le lingue parlate negli Stati Uniti. 

Articolo 8.
Il Trattato di Pace dovrà essere ratificato dall’Ucraina, dalla Federazione Russa, dalla Unione Europea, dagli Stati Uniti.
Lo strumento di ratifica contenente il testo quadrilingue verrà depositato negli Uffici dei Ministeri che si occupano degli Affari Esteri delle quattro Istituzioni e nell’Ufficio del Ministero che si occupa degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera.
Il Trattato di Pace entrerà in vigore nel giorno in cui lo strumento di ratifica contenente il testo quadrilingue del Trattato di Pace verrà depositato dalle quattro Istituzioni che lo hanno concordato nell’Ufficio del Ministero che si occupa degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera.

Articolo 9.
L’Ucraina non reclamerà alcun risarcimento economico per i danni subiti da persone e beni, durante la guerra e comunque sino alla firma del Trattato di Pace, dei territori occupati che verranno restituiti alla sua sovranità giuridica e di fatto.
La Federazione Russa non reclamerà alcun risarcimento economico per i danni subiti da persone e beni, durante la guerra e comunque sino alla firma del Trattato di Pace, dei territori occupati che verranno restituiti alla sua sovranità giuridica e di fatto.
Ogni risarcimento per persone e beni relativo a territori che col Trattato di Pace verranno ceduti a sovranità diversa da quella antecedente il Trattato di Pace, formerà oggetto di trattativa dopo l’entrata in vigore del Trattato di Pace, secondo le regole del Diritto Internazionale.

AUSPICI CORRELATI
AL TRATTATO DI PACE
TRA L’UCRAINA E LA FEDERAZIONE RUSSA

Auspicio per l’Ucraina.
L’Ucraina prenda coscienza che anche la politica internazionale, come la natura, non facit saltus, perciò il proprio schieramento in una organizzazione super statuale piuttosto che in un’altra esige prudenza massima, sacrifici alti, egocentrici protagonismi dirigenziali nessuno.
Pubblicizzi particolareggiatamente per tutto il Pianeta le tutele approntate e da approntare per le minoranze linguistiche religiose e d’altro tipo che sono e saranno insediate nei territori reintegrati sotto la sua sovranità internazionalmente riconosciuta con la ratifica del Trattato di Pace.

Auspicio per la Federazione Russa.
La Federazione Russa non dimentichi mai che la sua superficie territoriale internazionalmente riconosciuta ante ratifica del Trattato di Pace è di 17.125.300 kmq.; qualsiasi rivendicazione di ulteriori territori che non tenga conto di questo dato renderebbe la sua politica internazionale, oltre che economicamente disastrosa, ridicola.

Auspicio per la Unione Europea.
La Unione Europea provveda contestualmente al suo oculato riarmo a rendere obbligatorio per i soldati dei suoi eserciti nazionali come per l’embrione del suo esercito federale – agiscano da soli o in azioni coordinate con altre Istituzioni del Pianeta – un efficiente e funzionale  trilinguismo di base e professionale. 

Auspicio per gli Stati Uniti d’America.
Gli Stati Uniti sostengano, con ogni mezzo economico diretto e con ogni mezzo militare indiretto, la difesa e l’appartenenza della città di Odessa, con il suo territorio circostante e il suo mare antistante, all’Ucraina; essendo coscienti che la libertà dei traffici navali da e per Odessa è vitale per l’Ucraina, per la Unione Europea, per gli Stati Uniti, a prescindere dalla situazione internazionale contingente.

Post scriptum suggerisco ai vari commentatori di quanto sopra esposto, di farlo proponendo soluzioni alternative concrete, aventi cioè per oggetto territori e modalità di esecuzione delle soluzioni prospettate.

“Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Biglietto di sostegno per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Alla vigilia del suo viaggio negli Stati uniti d’America
Italia Dei discipula mundi magistra

16 aprile 2025

Il Presidente Giorgia Meloni si ricorderà che Patria Italia ha 2.778 anni ed è sopravvissuta fino ad oggi.
Nonostante.

Abbia pugnalato Giulio Cesare.
Decapitato Cicerone.
Lasciato viaggiare per conto terzi Cristoforo Colombo.
Torturato Galileo.
Venduto Napolione Buonaparte per quattro franchi.
Preso a fucilate Giuseppe Garibaldi.
Preso a cannonate Gabriele D’Annunzio.
Costretto all’esilio Enrico Fermi.

Perciò.
Starà salda e serena di fronte al Presidente degli Stati Uniti essendo certa che la nostra Patria Italia sopravviverà anche ai suoi eventuali dazi.

 “Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Tre venditori sulla scena internazionale

Il repubblicano, il monarchico, e l’ex comunista
Historia factionis nihil docet

14 aprile 2025

Il Venditore Repubblicano fa molto affidamento sulla forza militare ed economica della propria nazione.
Irruento, un po’ sprecone: si vanta dei suoi punti di forza, spendendoli quindi senza vantaggio alcuno, anzi pregiudicando la possibilità di avere rapporti cordiali con i suoi clienti meno ricchi e potenti.
Il più ruffiano dei suoi adulatori non riesce a qualificarlo un gentiluomo.
Eppure dovrebbe sapere che il popolo repubblicano subisce il fascino dei bei modi aristocratici, della Monarchia.
Anche a Hollywood: Grace Kelly.

Il Venditore Monarchico fa molto affidamento sul proprio abbigliamento, anche se per sobrietà e nodo della cravatta resta insuperabile Umberto II di Savoia.
Morbido nei modi, fa molti complimenti alla nazione che lo ospita, ma ha tre quarti di testa rivolti al passato, nonostante abbia coniato il proverbio To look back is only a waste of time.
Così rimembra ancor il comune mercato transoceanico nel quale primeggiava e si allontana dall’attuale mercato europeo peninsulare di 450 milioni di cittadini.
Eppure dovrebbe sapere che i suoi concittadini potrebbero ben farvi la propria parte di affari, senza dover rinunciare a parrucche ermellini e coreografie pseudo medioevali.

Il Venditore Ex Comunista non riesce a liberarsi del tutto dalla storiografia servile scritta dai camerieri dei vincitori della II Guerra Mondiale.
Rende indebiti omaggi di riconoscenza a chi si è mosso unicamente per il proprio interesse, non impedendo in Italia saccheggi stupri e sopraffazioni varie dopo l’Armistizio del 3 settembre 1943, e suggerendo, ottenendole, mutilazioni del territorio nazionale italiano col Trattato di Pace del 1947, malgrado le assicurazioni contrarie date precedentemente per ottenere la collaborazione bellica dell’Italia.
Eppure dovrebbe sapere che i confini attuali e futuri della propria nazione si difendono anche con le dichiarazioni e gli atti dignitosi del tempo di pace.
Non facendo il Nonnino Talmone.

“Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis