L’invasione afroasiaticoamericana dell’Europa
Silent leges inter arma
07 febbraio 2025
La consegna delle armi è l primo provvedimento che prendono gli eserciti vincitori nei confronti dei vinti; a questa prima misura seguono le divisioni che vengono loro imposte e le altre varie sopraffazioni sinteticamente ben rappresentate dalla massima Vae victis.
Il continente europeo fu sconfitto e diviso dalla Seconda Guerra Mondiale; lo stesso Regno Unito, stato nazionale vincitore, perse il suo Impero.
Il continente europeo è ora senza un armamento convenzionale e nucleare minimamente paragonabile a quello di Stati Uniti Russia e Cina, senza una Difesa minimamente unita ed efficace contro l’armamento non convenzionale delle immense masse umane manovrabili dall’Africa e dall’Asia.
Il nostro Continente soggiace di conseguenza al ricatto di chi tiene unito il proprio territorio con una qualche forma istituzionale, e il futuro nelle proprie mani con adeguate forze armate (considerate uno scudo per la propria libertà non uno spreco) o con attività criminogene pseudo istituzionali.
Francia e Regno Unito rovesciarono il dittatore libico Gheddafi moltiplicandone a dismisura la criminogena progenie politica senza minimamente volgere in democrazia il quadro delle istituzioni libiche.
L’Italia è da decenni lasciata sola a fronteggiare l’invasione di immigrati illegali provenienti massimamente dal Mediterraneo, senza che le fluttuanti flatulenze verbali di Capi di Stato e Ministri europei transalpini si siano in qualche modo materializzate, dopo adeguata purificazione, in misure concrete di alleggerimento della massa di pressione afroasiatica sull’Europa mediante l’accoglimento nei loro stati nazionali di quote significative di immigrati sbarcati in Italia.
La spesa per la Difesa stenta a raggiungere il 2% del Bilancio nazionale italiano, e la dispersione delle nostre Forze Armate in varie zone del Pianeta sottrae uomini e mezzi preziosi per proteggere adeguatamente i nostri confini nel Mediterraneo centrale con azioni di difesa, e laddove gli obiettivi siano chiaramente riconoscibili anche con azioni di offesa preventiva.
Tutto ciò premesso, il Governo italiano si trova a fronteggiare molte attività interessanti il Diritto internazionale che in Libia sono gestite da criminali, senza la collaborazione di parecchi esponenti dell’Opposizione che considerano le difficoltà del Governo in campo internazionale solo come opportunità per aumentare il consenso al proprio Partito.
Ci scandalizziamo se viene sospinto con frettolosa angoscia fuori dai confini nazionali un criminale di guerra, che nessuno degli stati europei da lui attraversati per giorni ha arrestato?
Il cui arresto avrebbe determinato una reazione criminale da parte dei suoi Bravi, in Libia e forse nella stessa Italia, ai danni di nostri concittadini, e di insediamenti industriali di strategica importanza per la nostra nazione?
Una Opposizione costruttiva intervenga duramente in Parlamento per sollecitare la Difesa Comune Europea, l’Europa smetta di occuparsi di tappi di bottiglie e auto ibride e si renda conto che confina con l’Asia di Putin, l’Africa della Libia, e l’America di Stati da tempo Uniti e determinati a perseguire i propri interessi federati, direttamente o con satelliti privati.
Solo allora si potrà rispondere col ferro e non con l’oro.
Solo allora si potranno giudicare obiettivamente le azioni del Governo nazionale italiano, perché non più lasciato solo in compagnia di protagonisti di una opposizione dialettica parlamentare miserabile e vergognosa su canovaccio comico di una banalità imbarazzante.
Perdente finanche per i propri angusti obiettivi di tornaconto partitico.
Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 3.005 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.
“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia” Claudio Susmel
1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis