Guerra e Pace in ucraina

Zelens’kyj sarà vera gloria?
Mingunt super Europam

1 marzo 2022

Quando il Presidente Putin – non lo chiamerò più Zarputìn per cercare di coinvolgerlo nella civiltà dell’umorismo – ignora il Paragrafo 5 della Legge uccidendo chi gli attraversa la strada in Ucraina, sta mandando a morire uno Stato della Federazione Europea che abortisce una volta di più.
Quando il Presidente Biden dichiara di non rispondere all’allerta atomica di Putin, sta dicendo ai russi: noi non andiamo a morire per l’Europa.
Quindi?

Già nel secondo dopoguerra l’Austria ottenne la propria semilibertà restando neutrale, e ancora oggi non fa parte della NATO.
Il Presidente ucraino, eroe se si considerano le sue azioni personali, vorrà quindi al più presto mettere da parte le sue aspirazioni di appartenenza immediata alla Comunità Europea e alla NATO, legittime ma inopportune in questo momento storico politico; la Germania attese dal 1945 al 1989 la sua riunificazione tra ovest ed est.
Il Presidente ucraino può scegliere di continuare a fare l’eroe e magari morire e ottenere un bel monumento nelle piazze d’Ucraina e del resto d’Europa, che però verranno guardati con ammirazione da coppiette di cittadini europei prima di andare a cena e al dopo cena.
Il Presidente ucraino eserciti la virtù dei forti: la pazienza.
Altrimenti le soluzioni prevedibili sono due: la perdita dell’amministrazione politica dell’intero Donbass e della Crimea, o il confine al fiume Dniepr a separare un’Ucraina dell’Ovest da un’Ucraina dell’Est, il che considerando la statura morale e il quoziente di intelligenza politica dimostrato fino ad ora dai massimi esponenti politici russi e statunitensi equivarrebbe a mettere la paglia vicino al fuoco.
Zelens’kyj non persegua la gloria, dimentichi del tutto il palcoscenico, salvi il salvabile, lasci vincere la battaglia in corso a Putin.

Che ha già perso la pace, come la persero gli Stati Uniti sganciando l’atomica su Hiroshima e Nagasaki.
A fargli perdere anche la guerra, quella sua personale, ci penserà il suo fronte interno guidato dall’anima dell’accorto prudente generale Kutuzov e da quella della sorridente principessina amante della vita Natasa Rostova.

 “Servizio di leva civile obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

Centenario dello Stato d’Assedio non firmato
1922 – 2022
Memoria Patriae prima vis

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