L’Arcipelago sardo corso toscano
Persevera
La Giunta della Regione Sardegna ha varato il disegno di legge sulla continuità territoriale tra Sardegna e Corsica, con lo stanziamento di due milioni e mezzo di euro per il triennio 2018 – 2020.
L’Assessore dei Trasporti Carlo Careddu ha spiegato che lo stanziamento è a supporto del collegamento marittimo tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio; il sostegno economico garantirà il trasporto nei mesi invernali, durante i quali il libero mercato non trova risorse autonome sufficienti.
Si otterrà così una continuità nei movimenti di persone e merci nell’arcipelago centro meridionale.
Caro lettore di Oblo’, ti do la mia parola d’onore che non so che tessera di partito abbia l’Assessore Careddu – ho coltivato di proposito la mia ignoranza in merito non consultando il web – ma so per certo che è iscritto al trasversale partito del buon senso.
Auguriamoci ora che i suoi onorevoli colleghi invece di cercare il peluzzo storto nel suo progetto, ne propongano altri basati sulla stessa visione politico geografica: bilaterale di pallacanestro “Un canestro per l’Arcipelago”?, reciproche visite semestrali di scolaresche “Siamo compagni di banco”?, mostra dell’artigianato “Intrecciamoci”?
C’è già qualcosa di quanto sopra e il vostro Oblo’ non se n’è accorto? Bene. Che lo inspessiscano migliorandolo.
L’insularità non va coccolata, vezzeggiata, sovvenzionata.
Va sconfitta.
Cominciando con l’accorgersi che la Sardegna è parte di un arcipelago, quello sardo corso toscano.
La macro regione dell’Arcipelago sardo corso toscano esiste da sempre per la geografia, solo una disubbidiente Storia scritta da lontani tiranni ignoranti, complessati e sterili lo ha nei secoli diviso.
Per amare la Corsica non c’è bisogno di dichiarare guerra a Micron, è sufficiente fare politica guardando a pochi chilometri dal naso.
Quelli che uniscono Santa Teresa di Gallura, con un po’ d’acqua sopra, a Bonifacio.
“Servizio obbligatorio di leva civile in Italia” Claudio Susmel
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