Il Parlamento e la Commissione della UE provano a edificare la Federazione Europea

La sospensione delle trattative di adesione della Turchia all’Unione Europea
e lo studio della Difesa comune
Ad bonam frugem historia se recipiat

Il Parlamento dell’Unione Europea ha chiesto alla sua Commissione e ai suoi Stati nazionali di sospendere le trattative di adesione della Turchia.
La Commissione dell’Unione Europea sta approntando un piano di investimenti per il rilancio dell’industria di una Difesa comune.

L’Europa paga la Turchia con sovvenzioni miliardarie perché trattenga sul proprio territorio i migranti che vogliono sbarcare in Europa; senza interrogarsi troppo sull’uso che farà del denaro questo stato che applica una censura terminale ai mezzi di informazione,  che incarcera decine di migliaia di suoi cittadini con le motivazioni più disparate, che non impedisce uccisioni e persecuzioni varie ai danni della minoranza curda, che sconfina con le sue truppe in Iraq, che con folle disinvoltura abbatte un aereo russo,
E’ arrivato il momento di interrompere almeno parzialmente queste sovvenzioni, reinvestendole nella costituzione delle Forze Armate Europee che, essendo riconosciuto il diritto di qualsiasi nazione ad avere dei confini, avrebbero il compito di programmare la difesa della costituenda Federazione Europea, facendo rispettare agli stranieri le regole di ingresso sul proprio territorio stabilite dalle sue istituzioni politiche, senza subire l’invasivo tsunami di immigranti clandestini, preordinato dall’interesse di faccendieri vari.

L’appartenenza geografica a un continente piuttosto che a un altro deve pur contare per stabilire i confini di una Federazione Europea grande e complessa come quella che progressivamente, faticosamente, e in certi momenti stancamente, sta nascendo a ovest dei Monti Urali, a nord ovest dell’Asia Minore.
La Turchia è quella nazione compresa per la sua quasi totalità nell’Asia Minore, che ha una parte minima del suo territorio in Europa, a ovest del Bosforo del Mar di Marmara e dei Dardanelli; è possibile ipotizzare che questa manina turca aggrappata ad Europa sconfessi Atlante riuscendo a trascinarsi dietro il resto del corpo, asiatico? E’ possibile e non invece infinitamente presuntuoso e velleitario ritenere che cultura, storia e tradizioni secolari di questa nazione possano essere modificati dall’azione di uno o più precari ministeri di un’Europa non proprio saldamente coesa?
Sembra invece più realistico, visto che il mare divide per breve tratto la sua parte geograficamente europea da quella asiatica, individuare nella Turchia una cerniera tra l’Europa e l’Asia. Una cerniera funzionale ai rapporti pacifici tra i due continenti, con garanzie internazionali che ne garantiscano l’indipendenza.

Per costruire la Difesa europea nell’ambito della altrettanto edificanda Federazione Europea il lavoro non mancherà.
Non c’è proprio bisogno di cercarne dell’altro in Asia.

La Turchia in Europa è la fine dell’Europa    Claudio Susmel

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