Infiltrati & compagni euro atlantici restino a ovest del Dnepr

L’Unione Europea difenda Odessa
Post insaniam salus

18 ottobre 2024

OBLO’ ha scritto quanto segue il 29 aprile scorso.

“Infiltrati”, “mercenari”, “volontari”, “consulenti”, “contrattisti”, e vari altri combattenti euro atlantici pro Ucraina impiegati sotto varie mimetizzazioni semantiche – alibi gradito anche alla Russia per evitare lo scontro diretto – si fermino a ovest del Dnepr, tenendo Odessa e la costa sul Mar Nero tra la Romania e la foce del Dnepr.

Le forze armate russe stanno procedendo verso ovest e potrebbero sfondare il fronte ucraino.
Dopo la follia sanguinaria dei due belligeranti slavi, propria e/o indotta da altri stati, l’Unione Europea e la N.A.T.O. impieghino le proprie risorse in uomini e mezzi solo a ovest della linea di protezione naturale del fiume Dnepr, che attraversa tutta l’Ucraina da nord a sud fino alla sua foce nel Mar Nero.
Liberi gli ucraini di voler continuare a combattere a est del Dnepr con le proprie forze.
In ogni caso l’Unione Europea ha dato e continuerà a dare, ma non si chieda ai suoi stati membri di lasciare ancora morire i propri vecchi e i propri malati per alimentare una inesausta sete di sangue spacciata per gloria.
Analisti di cose militari, politiche, e internazionali, suggeriscano qualche dettagliato progetto di armistizio concreto tra i due belligeranti.

I diplomatici dei dopo guerra, talvolta lunghissimi come quello che riguardò la Germania dell’Ovest e la Germania dell’Est dal 1945 al 1989, sono generalmente più intelligenti di quelli degli ante guerra e delle guerre.
Sanno aspettare e trattare, stimolati anche dalla improcrastinabile necessità di rimediare alla infinita stanchezza e miseria dei propri concittadini, per altro palesi ormai a tutti i popoli del Pianeta che ne temono il contagio.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.962 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

I nostri Carabinieri nelle nostre città assediate dai criminali non in Cisgiordania

Il siparietto di Israele e Stati Uniti nel Vicino Oriente
Nemo plus vim transferre potest quam ipse habet 

14 ottobre 2024

Gli Stati Uniti di fatto consentono a Israele di fare quello che vuole nel Vicino Oriente, salvo inviargli moniti verbali e armi concrete: siparietto tra padrone e padroncino dotati di armamento atomico.

L’Italia dell’Unifil in Libano é impotente di fronte alle aggressioni militari di Israele e a quelle delle organizzazioni militari nemiche d’Israele.
In Cisgiordania l’Italia sarebbe ugualmente pesata per quello che é, una media potenza senza armamento atomico; nel teatro di guerra del Vicino Oriente impotente di fronte alle prepotenze altrui.

Ci sono interi quartieri di città italiane in stato di guerra, assediati da piccoli e grandi criminali, con i loro sindaci che si lamentano per la mancanza di adeguato pattugliamento, sorveglianza, assistenza.
I nostri Carabinieri, che qualcuno vorrebbe in Cisgiordania, servano in Patria la nostra Nazione proteggendo i nostri concittadini di giorno e di notte, e l’ordine internazionale proteggendo i milioni di viaggiatori per turismo o affari che affollano le nostre stazioni ferroviarie e non solo.
I Carabinieri servano l’Italia in Italia, per gli italiani che li amano e li reclamano, per gli stranieri che li stimano e li reclamano.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.962 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo.

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Il mastello di Maria Antonietta

I cassonetti per i poveri e gli anziani
Panis et salus aut circenses et morbus 

10 ottobre 2024

Sul finire dell’Settecento viene comunicato alla Regina di Francia che i parigini non hanno pane; a Maria Antonietta, prima che venisse decollata dalla ghigliottina della Rivoluzione Francese ormai in gestazione, viene attribuita la replica: “Allora dategli Brioches”.
Sullo scadere di questo nostro 2024, l’incruenta ma pur dolorosa ghigliottina delle prossime elezioni potrebbe far decollare dalle ambite poltrone molti sindaci di Maria Antonietta, persistendo la loro quotidiana indifferenza per la povertà e la salute dei loro amministrati.

La raccolta porta a porta dei rifiuti domestici prevede per la più parte dei condomìni la consegna di mastelli familiari.
I consigli comunali di tutta Italia non sono obbligati ad adottare questo sistema
con le modalità del  relativo contratto.

Raccolta porta a porta significa che i ragazzi che hanno conquistato il mutuo o la busta paga per il loro primo bivanetto, devono sistemarsi i 4 o più ingombranti mastelli in casetta a scapito del già limitato spazio e a grave scapito dell’igiene; ancora peggio va in presenza di prezioso quanto raro frutto neonato.
Significa che gli anziani, anche d’inverno, anche con pioggia e vento, questo in più centri gemellato con la bora di Fiume e Trieste, devono  esporli  dopo le 20 e  ritirarli  prima delle otto del giorno successivo, anche se solo parzialmente autosufficienti.
Significa che d’estate – in molte città italiane ormai tropicale – un solo giorno di mancato ritiro aumenta il fetore del mastello dell’umido e il pericolo di infezioni.
Significa che il condòmino in caso di impossibilità a muoversi – molte famiglie sono mononucleari – è costretto a pagare un estraneo per farlo: tutti ricchi?, a chi si ispireranno i Consigli comunali sindaci in testa per la stipula dei contratti relativi al ritiro della spazzatura?, a Maria Antonietta?

L’adozione dei cassonetti è l’unica soluzione.
Poi, uno per uno, strada per strada – con la velocità consentita dalle risorse finanziarie sottratte a varie vacuità festaiole – si potranno sostituire i cassonetti a vista con quelli a scomparsa, presenti in varie città del resto d’Italia e d’Europa.
Quelle civili.

Post scriptum ricordiamoci che il Debito Pubblico Italiano a 2.946 miliardi di euro ci avvicina al baratro economico sociale: omnia sunt in eo. 

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis