Memoria italiana

1 maggio 1908,
nascita di Giovannino Guareschi. 

24 maggio 1915,
l’Italia inizia la sua Quinta Guerra d’Indipendenza
(1915 – 1918).

               "Servizio obbligatorio di leva civile in Italia"   Claudio Susmel

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Il Monte Grappa e Odessa

Il Piave e il Dnepr
Quis pugnat sine imperii peritia?

16 aprile 2024

Nell’ottobre del 1917 gli austro tedeschi sfondarono il fronte italiano a Caporetto.
La battaglia persa non si risolse in una guerra persa per l’Italia, perché le forze armate italiane, scelto il fiume Piave come linea di arresto della ritirata, si attestarono sulla sua riva destra, riuscendo a fermare l’avanzata dell’esercito nemico.
Anche a nord, sul Monte Grappa, l’impeto austro tedesco si infranse contro le fortificazioni e l’eroismo dei nostri soldati.
Francia e Regno Unito, ottenute garanzie di rinnovato e buon comando italiano, mandarono misurati aiuti in uomini e mezzi, che si schierarono dietro gli effettivi italiani, lasciati a fronteggiare e fermare i primi assalti dei nemici, salvo poi prendere posizione avanzata anch’essi.
Un anno dopo, nell’ottobre del 1918, le forze armate italiane, con qualche aiuto franco britannico, varcarono il Piave e raggiunsero la più grande vittoria conseguita dall’Italia unita: Vittorio Veneto.

Le forze armate russe – si legge anche da dichiarazioni ucraine – conquistano ulteriore terreno in questo primo quadrimestre del 2024.
Hanno provato, e forse stanno provando anche ora, a prendere Odessa, città che più cronisti ed analisti della guerra citano come centro importante per il commercio ucraino in quanto situata sulle rive del Mar Nero; non è la sua posizione commerciale quella più importante in questi tempi di guerra.
Odessa è situata a ovest del fiume Dnepr, quel fiume che attraversando tutta l’Ucraina da nord a sud, la separa in Ucraina dell’Ovest e Ucraina dell’Est, costituendo una barriera naturale contro l’esercito russo in caso di sfondamento delle linee ucraine. Odessa in mani russe significa l’aggiramento possibile di tutta la linea difensiva delle forze armate ucraine, mantenuta dopo una loro eventuale Caporetto.
Odessa è il Monte Grappa di un’Ucraina che, non avendo patteggiato prima la pace con la Russia, si trovasse a dover fronteggiare sul Dnepr le sue forze di terra.
E’ opportunamente difesa, fortificata Odessa?
Quali nazioni europee e americane rischierebbero le vite dei propri soldati a ovest del Dnepr, senza il baluardo di Odessa oltre a quello del Dnepr?

Qualche analista di cose militari, politiche, e internazionali, suggerisce qualche esame del terreno di scontro tra Ucraina e Russia, e qualche progetto di armistizio concreto tra i due belligeranti, più dettagliati di quelli proposti da OBLO’ in questo scritto e in quello di seguito impaginato?
Se ne attendono la pubblicazione e la divulgazione.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

La “Cortina d’Acqua” tra l’Unione Europea e la Russia

Il Dnepr tra la NATO e la Russia
Incendium exstinguere

4 aprile 2024

Noi cittadini europei abbiamo ascoltato sprovveduti protagonisti e gregari della politica internazionale fare dichiarazioni poco chiare, perfette per facilitare incidenti di guerra dall’esito genocida:
“Potremmo mandare i nostri soldati in Ucraina”.
“Non è in discussione il se, ma il quando l’Ucraina entrerà nella NATO”.
E via dicendo e scrivendo.

Noi cittadini europei terrorizzati da questi incoscienti politici, vorremmo ascoltare dichiarazioni e leggere delibere degli organi comunitari competenti chiare, per non indurre in tentazioni i belligeranti russi e ucraini:
“L’Unione Europea non manderà soldati in Ucraina, a meno di accordi con l’Ucraina stessa e con la Russia che ne prevedano lo stanziamento a ovest della “Cortina d’Acqua”, il fiume Dnepr, che separerebbe l’Ucraina dell’Ovest libera di associarsi alla U.E., dall’Ucraina dell’Est inevitabilmente condizionata, giuridicamente e politicamente, dalle esigenze di sicurezza ritenute tali dalla Russia.
“La NATO non ha alcun progetto di associazione dell’Ucraina dell’Est”.

Fissato il modus vivendi tra Unione Europea e Ucraina e Russia, tra NATO e Ucraina e Russia, potrebbe finalmente cessare la macelleria attuale e iniziare la corsa alla ricostruzione alle cure mediche e agli approvvigionamenti da una parte e dall’altra del Dnepr.

Dnepr: l’acqua spegne il fuoco.

 “Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2024
Centenario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis