Il nuovo Papa ci restituirà il latino lingua millenaria della Chiesa Cattolica?

La Santa Messa delle 07:00
Heri hodie cras

13 maggio 2025

Come scriveva OBLO’ il 3 febbraio scorso, così riporto per il nuovo Papa.
Che al momento, per me primogenito di 74 anni prossimo ai 75, è il Pontefice di Santa Romana Cattolica Apostolica Ecclesia, ma anche un po’ Robertino.
Come sicuramente lo è per Giovanni, il suo fratello maggiore.

03  febbraio 2025

Pio XI proclamò S. Giovanni Bosco venator animarum, cacciatore d’anime.
Di tutte le anime.
Di vecchi e di giovani.

Una Messa in latino, col celebrante rivolto all’altare.
Solo una Messa al giorno in latino.
Quella del primo mattino.
Obbligatoria per decreto papale.
In ogni parrocchia.
Perché.

Non costituirebbe reato: il più diffuso rito di oggi, col celebrante rivolto ai fedeli, non ha sostituito quello tradizionale, lo ha affiancato.
Una Messa che rappresenta non solo una antica tradizione di colori e ambientazioni e movimenti cari a tanti fedeli di età avanzata, cari a giovani di buona volontà disorientati dai tanti accenti diversi della rumorosa società di oggi, in cerca di stabilità, di un punto di riferimento millenario e non quotidiano, di una Chiesa che non si esprima con la lingua di questo o quel Capo di Stato del momento.
Fedeli, vecchi e giovani, che non si sono ribellati alle “novità” della Chiesa pur non prediligendole.
Fedeli che amano un rito che fa visualizzare la raccomandazione di essere discepoli di Dio, non del popolo che va servito ma non ubbidito.
Fedeli che non sono sicuri che le lingue dei cosiddetti vivi trasmettano la Fede e l’autorità centrale della Chiesa meglio del latino, la lingua dei cosiddetti morti.

Di primo mattino sì, che costringa ad alzarsi presto per ascoltarla, così che il latino ricordi che tutto fu tramandato da migliaia di anni con fatica non solo con la suggestione del rito. 

“Servizio di leva militare obbligatorio in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Mozione d’ordine pro Leone Pontifice

Un medico che gli misuri la pressione
Ne in tentationem inducatur

9 maggio 2025

Il buon Prevost(o) si è dato il ruggente nome di Leone XIV.
Cambio notevole, di nome e di funzioni.
E’ sembrato, tele guardandolo ieri e oggi, che fosse non solo emozionato, ma teso, non poco.
Prima di qualsiasi analisi o spigolatura, si suggerisce a lui, ai suoi familiari, ai suoi condòmini, ai suoi fedeli, di obbligare un medico serio a misurargli la pressione ogni giorno, mattina e sera.
Fino a quando il suo fisico e la sua mente non avranno assorbito la botta del cambiamento.

Sta scritto di non tentare il Signore.

 “Leva civile e militare obbligatoria in Italia”  Claudio Susmel

1924 – 2025
Centounesimo anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia
Memoria Patriae prima vis

Memoria italiana

1 maggio 1908,
nascita di Giovannino Guareschi. 

24 maggio 1915,
l’Italia inizia la sua Quinta Guerra d’Indipendenza
(1915 – 1918).

               "Leva militare e civile obbligatoria in Italia"   Claudio Susmel

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