E uscimmo a riveder le stelle
Nunc Europa
E uscimmo a riveder le stelle.
D’Europa.
La divorzista Le Pen ha perso, ha vinto Emmanuel, che rispettando il proprio nome ci ha portato la buona novella che il Vecchio Continente sarà anche zoppo e fragile ma all’occorrenza sa essere saggio. E ce l’ha portata con una percentuale di voti rispetto all’antagonista che risulta macro … scopica. Ma sì, concediamoci di giocare un po’ con le parole: perché abbiamo avuto tutti un po’ di paura dello sfascio di questa Europa dai mille difetti che però non ha al momento alternative migliori in nessun’altra parte del Pianeta, non è vero?
La Francia, sventolando tricolori nazionali e bandiere azzurro stellate – ora francesi, per cortesia, non cercate di farle diventare bleu stellate – si è messo en marche davanti al Louvre, davanti all’edificio colmo di gemme di tutta Europa, che circondano la gemma delle gemme, l’italiana Gioconda, al suono dell’Ode alla Gioia di Beethoven che suona mit uns e non uber alles: se solo il 30 per cento del programma elettorale di questo festival dei simboli verrà realizzato, ci toccherà amare la Francia, Corsica esclusa, nel senso che questa l’abbiamo sempre amata e senza condizioni, essendo italiana.
Trump si è affrettato a congratularsi col discendente di La Fayette: Emanuele, sta attento al vecchio volpone, che ha mille pellicce addosso, e le cambia all’occorrenza, a seconda del gusto del cliente, salvo poi fare i propri Affari Uniti. Tu però ricordati che il sorriso d’Italia, il sorriso d’Europa, che custodisci al Louvre, non ha bisogno di pellicce per essere il più bel sorriso del mondo da cinquecento anni in qua. Collabora con Trump Tower – la N.A.T.O. senza di lui? – , ma porta avanti il progetto di Federazione Europea, perché nessun’altra entità sovranazionale ci proteggerà quanto quella che sarà stata edificata da noi stessi.
Dai Emmanuel, dimostra con i fatti che quella passeggiata l’hai fatta non solo simbolicamente al suono della Gioia e non al rintocco funebre evocato dal sangue di milioni di morti, causati dal più grande rinnegato italiano di tutti i tempi, quel Buonaparte portatore di un cognome semanticamente ingannevole per sé, per l’Italia, per la Francia e per l’Europa: lascia che i morti seppelliscano i loro morti a Place des Invalides, tu va a costruire asili nido trilingue per tutta la Francia, e se farai carriera, per tutta l’Europa.
E uscimmo a riveder le stelle.
D’Europa.
“Servizio obbligatorio di leva civile in Europa” Claudio Susmel
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