Il passaporto che non c’è

Bar Spread
Re vera

Al Bar Spread, un signore con cappello e uno studente di Storia e Filosofia con bicicletta sfogliano alcuni quotidiani.

“Un marò è ancora detenuto in India.”
“Il Governo italiano sta tentando in tutti i modi di riportarlo a casa.”
“Giulio Regeni non è tornato vivo dall’Egitto.”
“C’è un impegno continuo del Ministero degli Esteri, e non solo,  per appurare l’accaduto.”
“Piano e Failla, due italiani, uccisi in Libia.”
“Anche di questo sarebbe colpevole il Presidente del Consiglio?”
“Nicola Calipari morto ammazzato a Bagdad dagli statunitensi.”
“Beh, meno male che si ricorda anche dei peccati d’omissione presunti dei Governi passati e non solo di quelli altrettanto presunti del Governo in carica!”
“Sono troppi gli italiani col passaporto che non c’è.”
“Argomenti seri con battuta finale futile, al solito; avanti, spieghi.”
“E’ il passaporto che dà al cittadino italiano il diritto di espatriare, ma è la forza dello Stato che glielo rilascia a difenderne la vita all’estero.”
“Sono milioni gli italiani che espatriano.”
“Non quelli con incarichi pubblici particolari o con professioni a rischio.”
“Hhm … sì … però …”

“Ci porta altri due caffè per favore?”
“Uno solo, per me un succo di pomodoro, grazie.”

La Turchia in Europa è la fine dell’Europa  Claudio Susmel 

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