Aggiornamento di “If” per l’Ucraina

Guardare indietro è solo una perdita di tempo
Kipling natum

Luglio 2022

Se riesci a non perdere la testa
quando tutti intorno a te la perdono.
Se puoi avere fiducia non solo nella tua legge ma anche in quella degli altri.
Se sai perdere la vita dei tuoi concittadini
e ricominciare da capo secondo la legge internazionale.
Se riesci a parlare alle altre nazioni e conservare la verità.
Se non possono ingannarti né i nemici né gli amici affettuosi.
Se per te ogni persona conta,
ma nessuno più della legge della comunità internazionale.
Se tu nazione senza armamento atomico
rispetterai e riuscirai a far rispettare le leggi internazionali,
allora tu sarai una regina
e tutte le nazioni d’Europa ti rispetteranno.

E se tu dimenticherai la vendetta
tu dimenticherai il tuo dolore passato e sarai una Nazione libera.

          Servizio di leva militare obbligatorio in Italia    Claudio Susmel

 

12 settembre 1919

Gabriele D’Annunzio occupa Fiume
Italia omnium italorum mater

Gabriele D’Annunzio occupò Fiume il 12 settembre del 1919, entrando con i suoi legionari nella città quarnerina intorno a mezzogiorno, per quella via che si sarebbe chiamata della “Santa entrata”.
Fiume non era compresa tra le rivendicazioni italiane del Patto di Londra che, sottoscritto il 26 aprile del 1915 con Regno Unito, Francia e Russia, ci impegnò ad entrare in guerra contro l’Austria – Ungheria entro il maggio dello stesso anno, a fianco dei già belligeranti alleati.
Gli Stati Uniti, associatisi nel 1917, non si ritennero legati a un Patto che non avevano sottoscritto, e il loro presidente Wilson contestò con tignoso puntiglio la piena applicabilità di quelle clausole che in caso di vittoria prevedevano l’attribuzione all’Italia dell’intera Istria e di buona parte della Dalmazia.
A guerra finita si stava rinegoziando tutto, compresa l’annessione di Fiume.

Chi era l’uomo che occupò la città edificata a ovest delle Alpi Giulie, a maggioranza etnica italiana e strategicamente importante per i suoi cantieri navali, sottraendola all’influenza politico economica degli alleati, e alle minacce d’invasione dei serbo – croati? Difficile identificare i molteplici aspetti della sua personalità di scrittore e di soldato pluridecorato per meriti di guerra. Tre testimonianze sembrano però confermare una linea guida nel suo pensiero politico.
Una prima emerge dal discorso tenuto il 5 maggio del 1915 allo Scoglio di Quarto per l’inaugurazione del monumento alla spedizione garibaldina dei Mille: “ … Italiani d’ogni generazione e d’ogni confessione, nati dall’unica madre, gente nostra, sangue nostro, fratelli … “(1).
Una seconda da vari articoli de La Reggenza italiana del Carnaro da lui scritta: “… La Reggenza riconosce e conferma la sovranità di tutti i cittadini senza divario di sesso, di stirpe, di lingua, di classe, di religione … Ogni culto religioso è ammesso, è rispettato, e può edificare il suo tempio … Le scuole pubbliche accolgono i seguaci di tutte le confessioni religiose, i credenti di tutte le fedi, e quelli che possono vivere senza altare e senza dio … ”(2).
Una terza infine da una lettera del 9 ottobre 1933 a Mussolini, inviatagli quando D’Annunzio seppe dei suoi progetti di riavvicinamento alla Francia: “ … tu sei per respingere fieramente il marrano Adolf Hitler dall’ignobile faccia offuscata sotto gli indelebili schizzi della tinta di calce e di colla ond’egli aveva zuppo il pennello, o la pennellessa, in cima alla canna, o alla pertica, divenutagli scettro di pagliaccio feroce non senza ciuffo prolungato alla radice del suo naso nazi …“(3).

Fiume venne annessa all’Italia col Patto di Roma del 27 gennaio 1924, grazie agli sforzi diplomatici e al sangue versato dagli “… Italiani d’ogni generazione e d’ogni confessione, nati dall’unica madre, gente nostra, sangue nostro, fratelli …”.
Un Dio misericordioso tolse alla vita terrena il lussurioso Principe di Monte Nevoso, prima che fosse costretto a leggere il testo delle leggi antisemite promulgate in Italia nel 1938.

(1) – L’Italia nella Grande Guerra pag. 59, Gian Dàuli, Milano, Edizioni Aurora, 1935.
(2) –Comando di Fiume d’Italia Bollettino Ufficiale n.31 pagg. 3-7, Fiume, Tipografia La Vedetta d’Italia, 1 settembre 1920.
(3) – D’Annunzio politico 1918-1938 pag. 211, Renzo De Felice, Bari, Laterza, 1978.

                               "Servizio obbligatorio di leva civile in Italia"  Claudio Susmel

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DI CHI DESIDERA ESSERE INSERITO NELL’INDIRIZZARIO DI OBLO’

Lo sceriffo Obama non ha sparato

Re Travicello premio Nobel per la pace di tutti i tempi

Lo scrittore latino Fedro racconta di un Re Travicello, piccolo pezzo di legno che galleggia pacioso su uno stagno ora andando da una parte ora dall’altra, senza molestare le rane che Giove gli ha affidato. Lo scrittore latino Fedro racconta di un Re Travicello, piccolo pezzo di legno che galleggia pacioso su uno stagno ora andando da una parte ora dall’altra, senza molestare le rane che Giove gli ha affidato.
Constatata la sua mitezza, le gracidanti suddite lo sbeffeggiano, e protestano con Giove per la mancanza di regalità di Travicello.
Giove allora lo sostituisce con un serpente dalle tante teste (horribilis hidris).
E quello, una ad una, comincia a mangiarsele.

Il presidente degli Stati Uniti, cedendo alle pressioni di tanti, non è intervenuto militarmente in Siria. I commenti denigratori si sono sprecati. Vediamo.
È stato indeciso. Il presidente statunitense Truman non è stato indeciso circa il duplice impiego della bomba atomica contro il Giappone ormai vinto, e un altro presidente statunitense, Bush junior, non lo è stato circa l’invasione anche via terra delll’Iraq; quelle decisioni hanno prodotto effetti davvero così positivi per il Pianeta?
Ha avuto paura. Di chi e di cosa? Sembra invece che abbia riflettuto ulteriormente sugli errori militari possibili in conseguenza di un intervento diretto contro una nazione che ospita una base militare russa e che confina con il Libano, dove ci sono migliaia di militari di nazioni alleate della N.A.T.O. (a preponderanza numerica e comando italiani).È andato a rimorchio di Putin. Perché rispetta la capacità decisionale e la lucidità di uno straniero e, senza complessi di inferiorità, non ritiene di essere la guida illuminata dell’intero Pianeta? C’è qualcuno che rimpiange ancora le abbaglianti monolitiche guide del ventesimo secolo?
Non ha mantenuto l’impegno preso di non far superare la “linea rossa” dell’utilizzo delle armi chimiche. L’incoerenza in presenza di scenari politico militari mutati o non compiutamente valutati rispetto al momento in cui si è assunto un impegno, non è doverosa in un essere pensante?
Esprime una nazione in decadenza. Questa è un’idiozia allo stato puro. Al contrario rappresenta in questo caso una nazione che si accorge di non essere sola sul Pianeta ma in compagnia di un altro paio di centinaia, una nazione gigante sul piano militare che perfeziona la sua crescita sul piano politico ascoltando le altre. E il suo Presidente, non intervenendo con lo sparare all’impazzata come il più inadeguato degli sceriffi, ha giustificato, per il momento, il Premio Nobel per la Pace attribuitogli con ruffiano anticipo.

Fedro invita i suoi posteri a non denigrare questo Re Travicello del ventunesimo secolo. Potrebbe essere tentato di imitare il serpente dalle tante teste.
Horribilis hidris.

Claudio Susmel