Sostanza e forma dell’infecondo duello tra Roma e Bruxelles

Il Debito Pubblico Italiano e la capitale Europa
Fundamenta corrige

Novembre 2018

La Commissione dell’Unione Europea boccia la manovra italiana; lo comunica oltre che con gli atti ufficiali anche con la infeconda verbosità tignosa di qualche suo esponente, alla quale replica una altrettanto infeconda verbosità goliardica del nostro Vice Presidente del Consiglio Salvini.

Confondere il contenuto di una osservazione con i modi di chi lo espone è un errore capitale; il Debito pubblico Italiano assomma a € 2.331.000.000 (duemila e trecento e trentuno miliardi di euro): c’è proprio bisogno di aspettare l’osservazione di un cafoncello transalpino per sapere che i debiti si devono  pagare prima di finire al “Banco dei Pegni”?, per capire che qualsiasi partito o singolo politico che suggerisce di aumentarli questii debiti va dimissionato d’urgenza non votando né il partito né il singolo né chiunque si allei con lui?
E dalle parti della piovosissima capitale europea Bruxelles, geograficamente decentrata rispetto al centro sud d’Europa, c’è bisogno di ricevere le rimostranze altrettanto incontinenti del Vice Presidente del Consiglio Italiano per rispettare anche verbalmente una nazione che versa al Bilancio dell’Unione Europea più di quanto riceva?

Con riguardo al riassetto linguistico – mentale dei rappresentanti dell’Unione Europea, sarebbe lunga impervia e segmentata la strada da percorrere per correggere gli errori dei singoli, mentre risulta evidente la strada da percorrere per costruire le fondamenta solide che finirebbero per condizionare mente e lingua dei politici europei: edificare su territorio elvetico con concessione dell’extraterritorialità – a pagamento, per venire incontro al proverbiale romanticismo degli svizzeri – la nuova capitale d’Europa: Europa.
Per quanto riguarda invece il Vicepresidente del Consiglio Italiano, il percorso suggerito è inverso: provi a non andare più a una riunione col Presidente della Repubblica Italiana – che rappresenta sessanta milioni di concittadini – scollacciato come se dovesse andare al mare, provi a parlare di Babbo Natale solo con i bambini e lo faccia affettuosamente, può essere che la decisione efficiente mostrata nell’arginare l’incontrollato fenomeno migratorio in Italia – ottenendo risparmi per il Bilancio dello Stato – spogliata di infecondi orpelli aggressivi, si esplichi anche in altri settori della comunità nazionale e lo conduca a scelte politiche più coerenti con le improrogabili misure volte a ridurre il Debito pubblico nazionale.

Predicozzo troppo lungo?
Pre – dicare è meglio che essere grecizzati.

 “Servizio obbligatorio di leva civile in Italia   Claudio Susmel

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