Piccolo suggerimento al venditore di libri di Storia

Leggere
Libri


Un amico mi ascolta avidamente mentre parlo di Storia, soprattutto quando cito titoli e autori di libri famosi: incauta stima?
No, è un commerciante di mobili, oggetti e libri sardi (prevalentemente), indeciso se estendere il suo raggio di azione ai libri di storia nazionale italiana.

Vendere un libro di Storia.
Come si fa?
Profondissimi esperti di vendita e marketing si dilungano, senza alcuna pietà dell’aspirante bibliofilo professionista della vendita, circa i pregi del libro riguardanti il titolo di successo, il nome dell’Autore famoso, dell’editore prestigioso, della prima edizione, della tiratura ridotta, dell’estetica di copertina, e via ancora fino al minuzioso esame del capitello, senza aver prima trascurato la grammatura della carta, i colori delle illustrazioni, il numero delle pagine, la ricchezza delle note e i loro precisi riferimenti alle fonti, il riscontro delle affermazioni riportate dall’Autore in libri di altro Autore, la non militanza dell’Autore in un partito politico – ahi, ahi, ahi se tesserato! –;  e ancora infierisce sull’incauto interlocutore con circostanziate testimonianze del proprio acume commerciale circa mirabolanti suoi affari del passato – totalmente privi di testimonianze concrete in merito – mentre il piccolo ma concreto imprenditore, con i conti in ordine, si sta già chiedendo se non gli convenga limitarsi al settore che sta già curando.

Caro commerciante, lasciali perdere, leggi. E poi? Leggi di nuovo. E poi? Leggi ancora. E poi? Ripassa, consulta, sfoglia. E poi? E poi, e durante, e prima, amala la Storia, e siccome la caratteristica dell’amore vero è l’amore per la verità, non confonderla mai con una parte di essa, quella cara a un partito, più o meno preso.
Banalità?: spiegami allora perché il potenziale cliente di un negozio – anche di quelli senza soffitto quali sono le bancarelle – finiscono per parlare più volentieri con chi i libri di Storia li ha letti; eppure non conosce il suo interlocutore, e allora?, e allora succede che le radici del lettore di Storia vengono a galla, lentamente, impercettibilmente quasi, ma solide, poderose qualche volta, e si mostrano come quelle delle piante che rendono così simpatica la superficie di tante nostre piazze.

Commerciante di Storia, se vuoi vendere i suoi libri, leggili prima di proporli.
E ricorda l’indiretto suggerimento circa l’approfondimento della materia di propria competenza contenuto nella celeberrima massima di George Bernard Shaw: Chi sa tace, chi non sa insegna.
Sarà valido anche per chi scrive?

P.S.  A proposito di tutte le osservazioni dei millantanti esperti e affaristi di cui ti ho scritto sopra dileggiandole, non darmi retta: ascoltale, solo fallo dopo aver letto il libro non dopo, e men che meno sostituendole alla lettura del libro stesso.

Servizio di leva obbligatorio in Italia   Claudio Susmel

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