Tecnica dilatoria europea.14° giorno di mancato blocco da parte del Governo italiano per le navi delle ONG straniere

Intanto i migranti sbarcano a migliaia e aumenta il disordine sociale
Nondum est

Il Governo italiano in carica ha prospettato il 28 giugno 2017 il blocco dei porti nazionali per le navi straniere delle ONG trasportanti migranti.
Oggi 12 luglio, non è ancora stato effettuato.
Intanto i migranti sbarcano a migliaia; il disordine sociale aumenta, con il rischio di omicidi e linciaggi.

Nell’ennesima riunione di rappresentanti di vari Stati europei l’Italia ha rinnovato ieri la richiesta di sbarcare nei porti di altri Stati membri i migranti nel caso di affluenza eccezionale (come se non lo fosse già).
La tecinica dilatoria dei nostri interlocutori europei si ripropone con l’ennesima dilatoria risposta, rappresentata dall’impegno assunto in riunione di costituire un gruppo di studio per decidere delle modifiche alla missione Triton.

Indilazionabile il blocco dei porti nazionali per tutte le navi battenti bandiera straniera e la riduzione del contributo italiano al bilancio dell’Unione Europea.
Il denaro è’ l’unica cosa che capiscono gli avari, siano individui o nazioni.
Continuare a parlare a questa genia di solidarietà è ridicolo, puerile, costoso.
Indegno di una classe politica al Governo di una nazione di sessanta milioni di abitanti.

Riduzione del contributo italiano al bilancio della U.E.   Claudio Susmel

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