Il nuovo Presidente degli Stati Uniti resterà in piedi se non butterà a mare
quanto di buono ha fatto Obama
Ne horribilis veniat hidris
Lo scrittore latino Fedro racconta di un Re Travicello, piccolo pezzo di legno che galleggia pacioso su uno stagno, e che si dirige ora da una parte ora dall’altra senza molestare le rane che Giove gli ha affidato.
Constatata la sua mitezza le gracidanti suddite lo sbeffeggiano, e protestano con Giove per la mancanza di regalità di Travicello.
Giove allora lo sostituisce con un serpente dalle tante teste (horribilis hidris).
E quello, una ad una, comincia a mangiarsele.
Il presidente emerito degli Stati Uniti Barack Obama, cedendo alle pressioni di tanti, non è intervenuto militarmente in Siria. I commenti denigratori si sono sprecati:
“È stato indeciso”. Il presidente statunitense Truman non è stato indeciso circa il lancio di due bombe atomiche sul Giappone ormai vinto e l’altro presidente statunitense Bush junior non lo è stato circa l’invasione via terra dell’Iraq: quelle decisioni hanno prodotto effetti davvero così positivi per il Pianeta?
“Ha avuto paura”. Di chi e di cosa?; sembra invece che abbia riflettuto ulteriormente sugli errori militari possibili in conseguenza di un intervento diretto contro una nazione che ospita una base militare russa e che confina con il Libano, dove ci sono migliaia di militari di nazioni alleate della N.A.T.O. (a preponderanza numerica e comando italiani).
“È andato a rimorchio di Putin”. Perché ha atteso di reagire alle decisioni di uno straniero e, senza complessi di inferiorità, non ha ritenuto di essere la guida illuminata dell’intero Pianeta?; c’è qualcuno che rimpiange ancora le abbaglianti monolitiche guide del ventesimo secolo?
“Ha espresso una nazione in decadenza”. Al contrario, ha rappresentato una nazione che si è accorta di non essere sola sul Pianeta ma in compagnia di un altro paio di centinaia, una nazione gigante sul piano militare che ha capito di dover perfezionare la sua crescita sul piano politico ascoltando le altre; e il suo Presidente, non intervenendo con lo sparare all’impazzata come il più inadeguato degli sceriffi, ha giustificato il Premio Nobel per la Pace attribuitogli con ruffiano anticipo.
Fedro invita il suo successore Trump Tower a non denigrare questo Re Travicello del ventunesimo secolo.
Rischierebbe di trasformarsi nel serpente dalle tante teste. Sanguinario, costoso, odiato dal creato intero e perciò storicamente sempre perdente.
Horribilis hidris.
“La Turchia in Europa è la fine dell’Europa” Claudio Susmel
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