L’ambizione fa il borboncino cieco

Da Mussolini a Di Maio sempre lo stesso errore
Festina lente

Da Mussolini a Di Maio sempre lo steso errore.

Il Presidente del Consiglio italiano a tempo indeterminato Mussolini fu un grande diagnostico circa la decadenza dell’Impero britannico, che infatti cessò di esistere nominalmente nell’immediato secondo dopo guerra, vinto come il primo grazie all’aiuto determinante dei suoi ex coloni americani, e che oggi si dimena tra passati sogni di gloria e dipendenza sempre più accentuata dagli Stati Uniti. Il Presidente del Consiglio italiano a tempo indeterminato Mussolini fu un pessimo terapeuta circa la decadenza dell’Impero britannico, cui dichiarò guerra conseguendo la più grave disfatta militare subita dall’Italia dal 1861 in qua.
Ebbe fretta, e volle costringere sua maestà la Storia nel perimetro temporale della propria vita, quando da servo inutile d’Italia – come qualsiasi altro cittadino onorato – avrebbe dovuto attendere che la Storia favorisse l’Italia.

Il Presidente del partito politico italiano Movimento Sociale Italiano fu un grande terapeuta nel traghettarlo verso più accorta e aggiornata politica democratica fino a mutarne anche il nome in Alleanza Nazionale. Il Presidente del partito politico italiano Alleanza Nazionale fu un pessimo diagnostico nell’ingaggiare una sorta di duello con l’allora politicamente fortissimo Presidente del partito politico Forza Italia, causando il declino del proprio partito fino alla sua scomparsa e fino al proprio declino personale.
Ebbe fretta, e volle mettere la politica italiana al servizio della propria ambizione, quando da servo inutile d’Italia – come qualsiasi altro cittadino italiano onorato – avrebbe dovuto attendere che fosse la politica italiana a chiamarlo per un più alto servizio dell’Italia.

Il segretario del partito politico Cinque stelle Di Maio, non è ben chiaro se sia un buon diagnostico e se abbia capacità terapeutiche utili per il bene dell’Italia, ma è certo che con i suoi no all’alleanza con il Centro destra italiano, coalizione partitica che ha vinto le elezioni, manifesta l’obiettivo di candidare sé stesso Presidente del Consiglio italiano avendo per alleati partiti che senza coalizione risultino avere meno voti del suo partito.
Ha fretta, e vuole mettere la comune madre Italia al servizio di una sola parte dei suoi figli, riuscendo in un colpo solo a nuocere all’Italia col tenerla in stallo politico nonostante le gravi urgenze politico economiche da affrontare, al proprio partito che continua a non fare esperienze di governo reali, e infine proprio a sé stesso che a trenta anni avrebbe tutto l’interesse a fare il vice Presidente del Consiglio acquisendo un’esperienza finalmente utile alla comunità nazionale e non al vaniloquio mediatico: l’ambizione fa il borboncino cieco.

Da Mussolini a Di Maio sempre lo stesso errore.
Succede quando si dimentica la maestà della Storia e l’amore per l’Italia.

 “Servizio obbligatorio di leva civile in Italia   Claudio Susmel

CLICCANDO SULLA NUVOLETTA CELESTE A FIANCO DEL TITOLO
POTRETE LASCIARE UN COMMENTO
(COMPARIRA’ SOLO IL VOSTRO NOME NON LA VOSTRA E-MAIL)
 

POTETE INVIARE A CLAUDIO SUSMEL LE E-MAIL
DI CHI DESIDERA ESSERE INSERITO NELL’INDIRIZZARIO DI OBLO’

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *